martedì 2 settembre 2014

ROSSO... ANTICO


Di sera, al tramonto, il mondo si tinge di rosso. Non si tratta di un colore intenso e definito bensì di sue sfumature che danno una connotazione precisa a ciò che ci circonda.

Anche la vita, quando ci accorgiamo che è arrivata al suo tramonto prende un altro sapore e si tinge di rosso: lo fa perché non siamo riusciti a portare a termine un progetto, perché non abbiamo realizzato alcuni sogni tenendoli ben chiusi nel cassetto in attesa di chissà quale momento propizio, o perché tutto ci è andato storto e ci ritroviamo a raccogliere i cocci per gettarli via.

Il sole, calandosi verso la linea dell’orizzonte, sembra perdere il suo potere, su di noi e sulle cose terrene e allora cominciamo ad avere paura, paura del buio, della solitudine, della morte.

Il sole se ne va a dormire al di là della nostra vista e anche se domani si ripresenterà puntuale, nutriamo sempre il dubbio che questo per noi non succederà. Restiamo  attaccati a quel rosso che ci circonda, a quello che si riflette dalle cose e che le rende ancora più vive, più presenti, nella speranza che la vita ci regali ancora un giorno, un’altra possibilità di rivedere all’orizzonte un futuro.

Il sole continua a calare, insinuandosi a cuneo dentro la linea di confine tra il sopra e il sotto, tra il cielo e la terra. Qui si vede l’intensità vera delle cose, della verità, della realtà. Qui ci si confronta con sé stessi, con la propria coscienza.

Lentamente l’oscurità avanza e vince ogni residua resistenza del rosso, delle ultime sue sfumature irrimediabilmente frammiste di azzurro o trasformate in viola e bordeaux. La luce e il calore del sole svaniscono in fondo al tunnel lasciando posto alle flebili stelle e alla luna.

Ecco il buio arriva, come ogni sera dopo il tramonto sconfiggendo il rosso, quello che ha dato l’ultimo senso alle cose, prima di scomparire dietro la linea dell’orizzonte.


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Questo brano, datato 2011, è entrato a far parte del reading sul Paesaggio del gruppo di scrittura del parco piacentino di Padova che, dopo la premiere alla sagra del Buon Pastore, verrà ripetuto il 30 settembre 2014 alle ore 18.30 alla casetta del parco Piacentino, sede degli incontri dello stesso.
Il rosso non è tra i miei colori preferiti, ma è il primo brano apprezzato da molti sin dalla prima lettura