giovedì 9 aprile 2015

LES INDIFFERENTS 3.

Camminare per la strada e pensare ai fatti propri sembra la strategia migliore per essere felici in quest'epoca distrutta da crisi e guerre di potere.
Persino nell'alto Nord-Europa non si curano di grida e richieste d'aiuto, anche se inscenate.
Camminiamo così alla ricerca di noi stessi, di quel calore umano e quella solidarietà che ancora solo i nostri genitori hanno vissuto, nelle tragedie e nelle ristrettezze con sogni negli occhi e nella mente, con forse più libertà e ideali dei nostri figli.
Noi piangiamo il passato avendo percepito il cambiamento. Siamo tristi e non capiamo. Siamo arrabbiati con noi stessi e con il mondo per averlo permesso e costruito. Camminiamo in mezzo a tutta questa sporcizia che invade anche il nostro privato.
A testa china sopportiamo gli abusi delegando forse proprio i nostri aguzzini.
Non il riso ma nemmeno il sorriso spunta sulle labbra degli stolti a cui nessuno più rivolge la parola.
Camminiamo soli per la vita in cerca dell'anima gemella, ma chiediamo che sia essa a consolarci in questa valle di lacrime.
Continuiamo a camminare insensibili ai nostri calli o alle scarpe strette.... e senza sogni nella mente.

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