sabato 1 dicembre 2012

24 giorni - 24 ore

Ecco il primo brano del mio Callendario dell'Avento:


24 GIORNI – 24 ORE
Mio Dio, mancano solo 24 giorni a Natale! Ogni anno è così: mi accorgo che stanno arrivando le feste  e quelle “domani” sono lì, puntuali, ordinate.
Io no, non sono come loro e mi lascio sempre sorprendere, chiaramente mai in senso positivo: da quel punto tutto mi sembra una corsa, contro il tempo e le cattive abitudini, le scelte obbligate e le tradizioni acquisite.
Da bambina mi sembrava il periodo più bello dell’anno: preparare la lista dei regali, dei desideri, dei capricci per consegnarla ad un ipotetico destinatario, mai visto né conosciuto, che avrebbe il compito di scegliere, tenendo ben conto delle preferenze, sempre molte, anzi troppe, le più svariate e incompatibili.
Poi con il tempo e le delusioni, i desideri e le voglie sono diminuite lasciando spazio allo scetticismo e anche ad un po’ di antropofobia. Le vie si illuminano mentre il mio corpo e la mia mente chiedono sempre meno luce.
Non c’è gioia, non c’è speranza: solo la consapevolezza che tra un mese tutto questo sarà  solo un ricordo.
Guardo le vetrine riempite di tentazioni e la tristezza mi assale. Mi guardo attorno e vedo gente indaffarata nei propri indumenti, intenta solo a non raffreddarsi. Si stringono nei loro cappotti o nelle giacche a vento, con grandi sciarpe davanti le labbra che lasciano scie veloci.
I giorni si susseguono, uguali e perfetti nella loro successione ritmata da qualche musica pseudo-celestiale.
La sera cala sempre più presto e rientrando a casa ci si chiede: cosa arriverà a Natale?
Io non lo so e non lo voglio nemmeno sapere: il destino o il caso o solo il pensiero di un amico. Dovrebbero bastarmi per superare questi rimanenti 24 giorni. Nel frattempo uno è già passato.

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